top of page
Pengpeng Wang.jpg

Pengpeng Wang

È nato nel 1991 a Heilongjiang, in Cina. Ha studiato Disegno Industriale presso l'Università di Tecnologia Chimica di Pechino. Durante il suo periodo di laurea, ha seguito il corso di Progettazione della Comunicazione Visiva e del Mercato Artistico presso la Taiwan University of Science and Technology e la Taiwan National Cheng Kung University. Si è trasferito in Italia all'inizio del 2016, ha studiato Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi all'Accademia di Belle Arti di Firenze conseguendo la laurea nel 2019. Dal 2020 ha iniziato il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte, Estetica, Linguaggi dell’Immagine presso l'Università degli Studi di Salerno.

  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • 中等的

Cultura e Omogeneità dell'Arte Contemporanea: il rapporto fra i curatori e gli artisti

Guardando la storia dello sviluppo dell'arte contemporanea, c'è sempre stata una relazione "stretta" ma "distante" tra curatori e artisti. Nel processo di pianificazione di una mostra o di un evento, il curatore e l'artista sono diventati un elemento e un'unità indispensabile nel piano del progetto. Il modo in cui considerare il rapporto tra curatori e artisti nel contesto dei tempi odierni sembra essere diventato un argomento di discussione importante.

 

I curatori svolgono un ruolo di primo piano nella pianificazione delle mostre: non solo devono selezionare le opere d'arte adatte, ma devono anche considerare il tema generale della mostra e l'accettazione del pubblico. Gli artisti, invece, sono i creatori delle opere e si concentrano sull'espressione dei loro pensieri ed emozioni personali. Il rapporto tra i due è complesso e sottile, con una stretta collaborazione e un certo grado di indipendenza.

 

Esistono anche diversi piani di relazione tra curatori e artisti, che includono: cooperazione e assistenza reciproca, indipendenza e conflitto, influenza e formazione. Curatori e artisti si sostengono a vicenda nei progetti artistici e lavorano insieme per completare i contenuti delle mostre. Il curatore fornisce una piattaforma per l'esposizione dell'artista, mentre il lavoro dell'artista supporta il curatore con i contenuti. Sia i curatori che gli artisti, in quanto entità indipendenti nel processo di presentazione dei progetti, a volte non sono d'accordo sui concetti creativi e sulle modalità di esposizione. L'artista desidera preservare l'originalità e l'unicità dell'opera, mentre il curatore considera l'effetto complessivo della mostra e l'esperienza del pubblico. La scelta e la disposizione del curatore influenzano il modo in cui l'artista presenta le sue opere, mentre la creazione dell'artista influenza anche le idee progettuali del curatore.

 

Parlando del delicato rapporto tra curatori e artisti, si può introdurre un concetto accademico importante: l'omogeneità artistica in rapporto alla propria cultura d'appartenenza. Nel processo di pianificazione e selezione, i curatori tendono a scegliere artisti (di qualità) con background ed esperienze diverse, in linea con i requisiti del contenuto della mostra. Questo tipo di omogeneità ha un impatto importante sulla pianificazione delle mostre, poiché anche i membri del Comitato Accademico dell'Annuario Sino-Italiano di Arte Contemporanea tengono conto di questo aspetto e concetto nella selezione degli artisti da includere. Il quadro principale dell'Annuario d'Arte Contemporanea Cina-Italia è costituito dai gruppi di artisti contemporanei tra la Cina e l'Italia che nella loro diversità si impongono per qualità e visione, in rapporto con la propria cultura.

 

Quando il famoso curatore Achille Bonito Oliva introdusse il concetto di Transavanguardia nel 1980, invitò e concentrò nelle sue mostre artisti a lui vicini e con un background creativo eterogeneo: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Mimmo Germanà, Nino Longobardi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. La Transavanguardia fu un movimento che attraversò l'Italia e l'Europa occidentale, influenzando la storia dell'arte a partire dalla fine degli anni '70.

 

Il concetto di Transavanguardia nasce con la mostra "Aperto '80", curata da Achille Bonito Oliva e Harald Szeemann alla Biennale di Venezia del 1993. La mostra andò letteralmente oltre l'avanguardia, rispondendo e criticando la rapida crescita dell'arte concettuale. La Transavanguardia trovò altri mezzi di espressione, rivitalizzando la pittura e reintroducendo le emozioni del creatore d'arte nella pittura e nella scultura. Questo segnò un ritorno all'arte figurativa, segnò il concetto di nuova omogeneità artistica nell'eterogeneità delle visioni ed in questo modo la figura del curatore, quasi come un direttore d'orchestra, aprì una nuova strada.

 

L'omogeneità artistica ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo dell'arte in diversi periodi storici e ambiti geografici. Scegliendo artisti con background ed esperienze specifiche, i curatori sviluppano un linguaggio artistico e un tema coerente in una mostra o in un progetto artistico.

 

Il rapporto tra curatori e artisti svolge un ruolo cruciale nell'arte contemporanea. Nel contesto attuale, comprendere ed esplorare il rapporto tra curatori e artisti secondo il concetto di "omogeneità artistica" ci aiuterà a capire meglio il progetto dell'Annuario d' Arte Contemporanea Cina-Italia, attento alle diversità delle culture.

bottom of page