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Alessandra Barberini

Storica e Critica d’Arte, Curatrice Indipendente, Art and Project Manager, Specializzata in Promozione di sviluppo e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, ha compiuto e perfezionato la sua preparazione accademica nelle prestigiose Università di Siena e Firenze; lavora nel campo della curatela di eventi d’arte contemporanea e nella pianificazione culturale, ideando e curando le iniziative artistiche in tutte le loro fasi.

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Rapporto Arte e Natura:
un’opportunità 
per la ridefinizione della funzione del linguaggio artistico contemporaneo

Analizzando e riflettendo sullo stato in cui la nostra epoca, ricca di contrasti, ci costringe a vivere e lavorare, il principio fondante è il concetto dell’apparire, smarrendo quasi definitivamente il senso profondo dell’origine delle cose: abbiamo agito e ci siamo mossi spregiudicatamente nel Mondo, sfruttando selvaggiamente e violentando la Terra, la Natura, tanto da trasformarla in un sistema fragile, che ha messo in pericolo la stessa esistenza dell’uomo.

L’umanità si trova a diretto confronto con la forza della Natura, che ci manda inequivocabili segnali, si ribella  violentemente e ci richiede di affrontare un enorme cambiamento, tanto necessario, urgente e drastico da costringerci a ripensare e mettere in discussione l’intero nostro sistema di vita: occorre fermarci e ciascuno per il proprio ruolo, riflettere con serietà e responsabilità e guardare tutto da una diversa prospettiva, ripensando, e riorganizzando il nostro “sistema occidentale”.

In questo eccezionale contesto, il mondo dell’arte si è messo subito in discussione: ormai i concetti, e i temi affrontati fino d oggi, risultano inequivocabilmente inadeguati a cogliere ed esprimere autenticamente lo spirito di questo strano tempo di transizione; la riconquista di una dimensione più autentica, deve passare quindi per una riappropriazione, anche estetica, dell’essenziale, recuperando un rapporto stretto e profondo con un ambiente naturale, oggi percepito quasi come estraneo alle nostre vite. Fondamentale diventa ripartire dal contatto stretto con la Natura e i suoi elementi, dalla consapevolezza della sua incomparabile unicità.

L’Arte ha per sua stessa vocazione, la capacità di percepire ciò che sfugge agli occhi ed alle coscienze dei più: capta e precorre le grandi istanze di cambiamento che stanno per investire e trasformare completamente la vita dell’uomo; ha sempre avuto la capacità cogliere con grande anticipo le scintille di novità, all’interno della società e di intuire i possibili scenari futuri. Una delle istanze di rinnovamento più importanti nel mondo dell’Arte e non solo, parte proprio dalla riscoperta del valore intrinseco della vita a stretto contatto/dialogo con l’energia della Natura: recuperare questa dimensione più autentica dell’ispirazione artistica permetterà di intuire e fondare nuove iconografie e grammatiche visive capaci di intravedere le possibili metamorfosi della società.

L’intervento artistico diventa protagonista attivo nella formazione di una coscienza critica, capace di innescare azioni e reazioni in coloro che partecipano ed assistono alla creazione, inducendoli a ragionare, a compiere un piccolo sforzo di comprensione, a cambiare punto di vista ed essere stimolati (auspicabilmente!) ad avere un’altra visione del mondo.

L’Arte è dirompente quando è autentica e libera di creare senza limiti: solo così sarà capace sfidare i linguaggi tradizionali, sperimentare con audacia e senza timore reverenziale; così facendo, riesce a scuotere le coscienze e trasformare l’intera società.

 

Lavoro da molti anni in maniera appassionata ed indefessa nel campo dell’arte, col preciso intento di riaffermare lo straordinario potere dell’ARTE e dell’espressione artistica autentica di andare nel profondo della realtà: -l’ARTE deve riconquistare il ruolo e il posto perduto nella nostra società contemporanea, volutamente spersonalizzata da una politica economica cinica e “globalizzante”, che considera e riduce ogni aspetto della vita umana a merce ed al suo valore economico; -è una NECESSITÀ se vogliamo dar vita ad un nuovo modello di società che contribuisca in modo determinante alla evoluzione di tutte le fasce di popolazione di una società in crisi ed al contempo in grande cambiamento.

Il cambiamento è un processo affascinante che avvolge ogni individuo nella sua totalità: intercettare questa spinta verso il futuro ed una nuova percezione del mondo, sfidando ogni convenzione, regola e idea estetica preconfezionata, è il compito essenziale dell’artista e della sua produzione.

Un rapporto stretto, profondo, fra Arte e Natura, quest’ultima non usata come mero sfondo, ma come elemento fondante dell’ispirazione autentica e del fare processuale, genera linguaggi ed espressioni artistiche capaci di trasformare le straordinarie qualità fisiche e morfologiche della Natura, in concetto.

L’Arte generata da questo autentico scambio emotivo ed energetico con gli elementi naturali, rappresenta il percorso dell’umanità alla scoperta del significato della vita, cercando di comprenderne e decifrarne quel segreto sfuggente attraversi i sensi, alla ricerca di quei nuovi fermenti che germogliano inaspettatamente nei luoghi più insospettabili, sempre più spesso lontani dal clamore e dal fermento delle grandi città.

Un approccio di ricerca e sperimentazione preciso, che genera un movimento di pensiero, ancor prima che artistico, ma anche uno spazio ideale, aperto al confronto, uno spazio critico, il luogo delle differenze, della complessità: una corrente sotterranea, quasi in controtendenza, che ha come obiettivo il coinvolgimento e l'interazione dialettica di nuove forze creative, che puntano, seppur con stili e linguaggi diversi, con l’unico scopo di ricercare una nuova via, nel rapporto, al tempo stesso, emotivo e fisico con la Natura.

Favorire la libera circolazione di quei fermenti e linguaggi che scaturiscono da questo tipo di approccio sperimentale all’arte, è l’altro grande obiettivo della mia personale ricerca ed azione curatoriale: creare i presupposti di partecipazione ed appropriazione dei principi ispiratori del movimento di pensiero, andando verso l'ignoto, cercando una via ancora da tracciare, attraverso la sperimentazione e l'interazione con tutte le forme di creatività e sensibilità, come degli esploratori in territori sconosciuti, condividendo incertezze e difficoltà, nel tentativo di recuperarne il rapporto autentico e riportare l'Arte verso nuovi orizzonti di senso.

Attraverso l’Arte, al suo potere catartico incommensurabile, riusciremo a cogliere l’invisibile e ad entrare in contatto profondo con una realtà insospettata, insospettabile, che ci conduce in uno spazio fuori dal tempo: nel rapporto profondo con la Natura, recupereremo la nostra dimensione più autentica, senza gli orpelli di una società estraniante e globalizzata, riuscendo ad intuirne i segreti, cercando d’interpretarli e trasferire nelle opere quell’alcunché d’inspiegabile a parole, che permette la congiunzione tra gli elementi singoli e l’Universo, cogliere quella scintilla di eterno che genera armonia infinita e che pulsa in ogni cosa, in ogni essere vivente e che fa parte della nostra natura più profonda.

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