Bai Rui & Guo Erxuan
Bai Rui, nato nel 1994, si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, conseguendo un Master in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Artistici con il massimo dei voti e lode. Ha partecipato al programma Erasmus con una borsa di studio, studiando presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna. Attualmente lavora come docente presso l'Accademia di Design dell'Università Politecnica di Canton, concentrandosi su insegnamento e ricerca nel campo del design interattivo. Le sue opere spaziano su diversi linguaggi artistici: MOSCANOTTE è stata esposta al Museo di Belle Arti di Vienna, C6H3(OH)2-CH2-CH2-NH2_1 ha ottenuto il bronzo al premio CADA Japan Concept Art and Design Award, mentre POST-HUMAN è stata esposta e premiata in mostre a Londra e Hong Kong. Molti suoi lavori hanno ricevuto premi internazionali e sono conservati in prestigiose collezioni, tra cui quelle dell'Associazione degli Artisti Cinesi e del Museo d'Arte dello Shandong.
Guo Erxuan, nata nel 2001, frequenta attualmente l'Accademia di Belle Arti di Firenze, specializzandosi in Scultura nel programma di Arti Visive e Nuovi Linguaggi Artistici. Nel 2022 si è laureata con lode presso l'Accademia di Belle Arti di Nanchino, dove ha mostrato un'eccellente creatività e competenza professionale. Durante gli studi universitari, si è distinta per progetti come "Canal Comic Creative Design", selezionato per il XIV Forum Nazionale sull'Innovazione Universitaria, e ha partecipato alla mostra tematica "Kaishandao 2.0" dell'Accademia di Nanchino. Tra i suoi riconoscimenti figurano il secondo premio al Concorso Cinese di Creatività Militare Universitaria (2020) e il primo premio al sesto Concorso Internazionale "Internet+" sull'Innovazione e Imprenditorialità Studentesca (2020).
La collaborazione artistica tra Bai Rui e Guo Erxuan ha dato vita all'opera Il Sogno, un'esplorazione intensa e complessa delle intersezioni culturali tra Oriente e Occidente. Entrambi gli artisti, originari della Cina ma formati nel contesto accademico e culturale italiano, offrono una prospettiva unica e stratificata sulle dinamiche culturali contemporanee. La loro pratica artistica riflette un'interrogazione critica sull'identità culturale e sulle tensioni tra i valori tradizionali e le nuove espressioni globali.
Avendo condiviso la stessa formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, riconosco l'importanza del background multiculturale nell'arte contemporanea. Durante gli studi, il corso obbligatorio di "Antropologia Culturale", tenuto dalla rinomata antropologa Valentina Lusini, ha giocato un ruolo fondamentale nell'analizzare le prospettive multiculturali degli artisti e le loro implicazioni nell'arte. Il libro della Professoressa Lusini, dal titolo Destinazione mondo: Forme e politiche dell'alterità nell'arte contemporanea, esplora le strategie di espressione utilizzate dagli artisti per affrontare le contraddizioni culturali. Il Sogno si colloca perfettamente in questa narrativa, invitando gli spettatori a riflettere sulle relazioni tra soggetto e oggetto, sé e altro.
L'opera adotta una forma performativa, combinando danza e movimento corporeo per trasmettere emozioni di conflitto e smarrimento in uno spazio vuoto. Il lavoro sfida le etichette culturali predefinite, esaminando le teorie di Edward Said sull'Orientalismo e problematizzando la dicotomia tra Oriente e Occidente. Attraverso un linguaggio visivo potente, l'opera mette in discussione l'essenza dell'identità umana, suggerendo che questa possa essere costruita o persino inventata.
Il finale del video non offre un "esito culturale" chiaro né fornisce risposte definitive alle tensioni rappresentate. Invece, gli spettatori sono invitati a immergersi in una riflessione profonda sui temi dell'identità, delle radici culturali e dell'intersezione tra naturale e artificiale. L'incertezza e l'ambiguità presenti nell'opera rispecchiano fedelmente i dilemmi culturali del nostro tempo.
Con Il Sogno, Bai Rui e Guo Erxuan affrontano domande universali: quale significato attribuiamo alla cultura umana? Come ci rapportiamo a essa come individui e collettività? Quando l'umanità scomparirà, il nostro patrimonio culturale sarà compreso o frainteso da altri? L'opera non cerca di fornire risposte, ma di stimolare un dialogo continuo.
Il Sogno rappresenta un esperimento artistico e un commento sulla cultura contemporanea. Attraverso il superamento delle etichette culturali tradizionali, i due artisti esplorano la complessità delle tensioni e delle sinergie culturali. Il loro lavoro non solo pone domande sull'identità individuale e collettiva, ma anche sul ruolo dell'arte nel tradurre e trasformare queste complessità. L'opera ci ricorda che la cultura non è solo un'eredità, ma un legame dinamico tra noi stessi, la natura e l'altro. Questa riflessione, profonda e penetrante, sottolinea il potenziale illimitato di Bai Rui e Guo Erxuan come giovani artisti che stanno ridefinendo il significato dell'arte e della cultura nel mondo contemporaneo.
IL SOGNO
Performance e video, 03’23’’, 2023
Testo di Pengpeng Wang
