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Yang Hanwen

Yang Hanwen è nato nel 1997. Si è laureato presso il Dipartimento di Scultura dello Shenyang Normal College nel 2021. Dal 2022 a oggi ha studiato scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. A partire dal 2016 ha partecipato a mostre d'arte in diverse città: ha vinto il Primo Premio del Concorso Internazionale di Scultura sulla Neve nel 2017, il Premio Nazionale Cinese di Scultura nel 2018, il Tour Internazionale di Scultura Rupestre a Bayannur nel 2019, il Premio Accademico di Scultura dell'Università Normale di Shenyang nel 2021, oltre a partecipare alla Notte dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Venezia ea esporre installazioni nel 2022. Nel 2023 una sua scultura è stata selezionata per Art Miami.

Il giovane artista Yang Hanwen afferma: "Fin dai tempi antichi, le specie della terra si sono alternate, nascendo, fiorendo e morendo, e si sono reincarnate sempre di più. Nel processo di reincarnazione e di alternanza, il vero destino della vita scorre come un orologio, e la nascita e la morte di ogni vita è come un timer che è stato acceso: quando suona la sveglia che segnala la fine della vita, tutti diranno addio al mondo". Nelle sue opere, la sveglia è portatrice del concetto di tempo ed è anche uno strumento per ricordarci il nostro controllo sul tempo. Ogni volta che la sveglia suona, dobbiamo passare da una "dimensione spaziale" a un'altra, che non è solo lo stato della vita, ma anche la dimensione del suo costruirsi. La dimensione non è solo lo stato di esistenza della vita, ma anche il principale simbolo artistico che esprime nelle sue opere. La sveglia è un simbolo di ordine, di tempo e di avvertimento, ed egli la tratta come memoria e presenza di qualcosa che esiste nel fiume della storia. Il suono di ogni sveglia segnala l'arrivo di un "giudizio", che alla fine si conclude con la frammentazione e l'oblio, ma la fine di una popolazione è inevitabilmente accompagnata dall'inizio di una nuova vita. 





IL GIORNO DEL GIUDIZIO
Performance artistica, 03'55'', 2022
Testo di Pengpeng Wang

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