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Erich Golemme

Erich Golemme nasce a Varese nel 1987. Sviluppa una naturale inclinazione per il disegno intorno ai quattro anni: da bambino preferisce la compagnia delle matite e dei colori a quella degli altri ragazzini che giocano ai campi sportivi. Dopo le medie sceglie di frequentare il Liceo Artistico, indirizzo figurativo, durante il quale scopre la passione per il restauro dei dipinti. Continua così la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Como con indirizzo Restauro Pittorico, istituto al quale si diploma con lode in Pittura e Restauro Pittorico con una tesi sulle anamorfosi. Questa formazione gli permetterà più tardi di collaborare ad alcuni interventi di restauro su opere di alto pregio come gli affreschi dei Baschenis in Trentino e il ciclo pittorico a tempera di Achille Zambelli nella Sala dei Nobel dell’Università di Como. Nel periodo accademico (2006-2012) partecipa ad alcune mostre collettive, solitamente tra Como, Varese e il Piemonte. Durante questi anni produce di continuo e sperimenta nuove tecniche, dall’affresco alla tempera su muro, dal disegno a carboncino fino alla fotoincisione, sebbene la tecnica che prediliga sia sicuramente l’olio su tela. Il suo stile può considerarsi legato alla figurazione classica ma con elementi visivi contemporanei: Il corpo umano, in particolare quello maschile, è al centro della sua indagine figurativa. Attualmente vive e lavora a Londra, dove continua sia il suo lavoro di restauro pittorico sia quello di ricerca e studio intorno ad artisti dell’Ottocento italiano come Antonio Mancini, Vincenzo Gemito e gli Scapigliati. La realtà del corpo, le sue solitudini, le sue ferite ma anche la vitalità sommersa e l’erotismo rimangono il fulcro della sua ricerca.

La produzione di Erich Golemme esplora le innumerevoli sfaccettature dell’universo maschile. La natura dell’uomo è indagata nella sua più intima essenza, che traspare e si manifesta soprattutto quando il corpo dell’uomo è rappresentato nudo e disarmato. Ne è un esempio magistrale Uomini al bagno, dove due figure maschili sono colte in un momento intimo della loro giornata, senza indumenti e finalmente svincolate da ogni cliché. In questa dimensione privata e lontana dal consorzio mondano i due ritrovano la propria essenza. Nelle segrete stanze del loro mondo appartato essi vivono uno spazio di libertà, dove la sensualità del corpo è l’unica grammatica con cui possono scrive e raccontare la propria intima storia. E dove la nudità, oltre il tempo e oltre lo spazio, superando il diaframma che separa il bene e il male, azzera le differenze lasciando il posto soltanto alla potenza dell’eros, che unifica e non separa.





UOMINI AL BAGNO
Olio e tempera su tela, cm 61.2 x 51, 2022
Testo di Michele Lasala

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