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Alessandro Ferraro

Alessandro Ferraro nasce nel 1966. Si diploma in Illustrazione all’Istituto Europeo di Design nel 1991. Come illustratore si occupa prevalentemente di comunicazione visiva lavorando per aziende, giornali, riviste, siti web, case editrici nazionali e internazionali. La parte più affascinante dell’illustrazione è il delicato rapporto tra le immagini e la scrittura, percorso che Alessandro Ferraro compie con rigore, poesia e forza. Le opere presenti in occasione della mostra La Vita dell'Arte IV esprimono il delicato lirismo che contraddistingue il suo lavoro che vive qui nella piccola dimensione: i suoi acquerelli sono densi di memorie del '900 che rinascono in forme nuove ed uniche. La sua produzione artistica è molto ampia, abbracciando diverse tecniche e temi espressivi. Vive e lavora a Roma.

Libere, le forme e le linee, si muovono nello spazio bianco della carta, creando nel loro reciproco rapporto, una danza sinuosa che allontana dolcemente il pensiero dalla dimensione del conoscibile per introdurlo in quella dell’ignoto, dove tutto è possibile. Così, aeree figure, galleggianti nell’aria più vasta, tessono oniriche trame. Queste Creature della notte sono allora veri e propri spettri della mente, evanescenti e labili; apparizioni improvvise che distendono il pensiero ben oltre i limiti angusti degli orizzonti razionali. La tecnica dell’acquerello aumenta il senso dell’impalpabilità, e conferisce alle figure l’apparenza di qualcosa di astratto e dunque irreale, ma pur sempre capace di far nascere una storia sul filo che lega il vero, il simile e il verosimile. (209* - CREATURES OF THE NIGHT)

La pennellata morbida e sciolta dà vita a una sinfonia di linee e di forme, che nel loro sovrapporsi e compenetrarsi, in un mirabile gioco dialettico di trasparenze e velature, crea magicamente la figura astratta di un animale, forse un cavallo, forse un asino, o forse un essere inesistente e soltanto immaginato. È il frutto della fantasia inesauribile di un autore che – come nel bestiario di Dino Buzzati – conferisce all’animale un’anima innocente, una vita e dunque un cuore. L’animale, immaginario oppure reale, può diventare allora il protagonista indiscusso di una fiaba, dentro cui i ferrei parametri della logica si ribaltano, e dove persino gli animali sono in grado di pensare e di parlare. Come questo cavallo nato dalle trasparenze dall’acquerello, pronto per essere il personaggio di qualche fantastico racconto per bambini. (342* - TALES FOR CHILDREN N8)





209* - CREATURES OF THE NIGHT
Acquarello su carta, cm 19 x 19, 2022
Testo di Michele Lasala

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