top of page

Massimo Orsini

Dal suo sviluppo a partire dagli anni Sessanta, l'arte concettuale non ha mai smesso di sperimentare con i suoi contenuti ed è gradualmente diventata, in un certo senso, "libera per tutti", aperta, condivisa: l'artista usa il linguaggio e le parole al posto delle immagini tradizionali. Massimo Orsini, ad esempio, utilizza il testo come soggetto principale delle sue opere, con la parola "verità" che compare al centro della carta bianca. Che cosa sia la "verità" nel quadro di Massimo Orsini è una domanda pensata dall'artista, che mi sembra più una dichiarazione. La ricerca della verità è un processo di pratica, di riassunto, di sintesi, di traduzione in linguaggio e parole per i posteri, ma la verità sembra essere più che una questione di carta e di linguaggio: esiste nelle opere. Per l'artista sembra che solo le lingue orientali possono portare la "verità", cioè la verità in relazione allo spazio della realtà che spesso ne occupa una piccola parte.





VERITAS 8. (rielaborazione e rilettura del 2017)
Interno (rivolto) di foglio di carta bianca da disegno aperta a mano, timbro rosso in teca di legno,
cm 43 x 55 x 4.5, 2021
Testo di Pengpeng Wang

0111.jpg
bottom of page