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Arianna Maestrale

"...Si tratta di una storia aperta e aporetica su diversi piani, che non si esaurisce solo nella narrazione ma
è intrecciata ai fatti politici e a istanze socio-culturali dell'interessantissimo tempo che ha preceduto la nostra (della mia generazione) venuta. Il fatto che la veridicità della storia stessa sia messa in discussione, dell'incertezza se concepirla come fantasia, leggenda o fatto storico, è un'apertura di significato nella

mia riattivazione pittorica. Lo scontro mitico tra le potenze, l'ideologia e lo spazio - letteralmente - della dispersione, sono altri elementi estremamente ricchi che ho il desiderio di affrontare con la mia pittura.



... A loro come a molte altre persone, cose o pensieri che non sono mai tornati a casa, o forse non sono mai esistiti. Ma da qualche parte sono dispersi, là dove non possiamo più conoscerli, trasfigurati, sospesi nello spazio."



Quando ho visto il titolo dell'opera dell'artista Arianna Maestrale ( Omaggio ai cosmonauti perduti ), ho pensato che questo lavoro mi avrebbe dato qualcosa di nuovo su cui riflettere. Mentre continuiamo a esplorare territori inesplorati e a tentare di trasmettere la civiltà umana in luoghi che non abbiamo ancora raggiunto, non ci ricordiamo quasi più delle anime scomparse, svanite, un tempo a noi vicine. L'artista ha creato il suo lavoro partendo da un piccolo oggetto esistente che raccoglieva le testimonianze degli affetti ed attraverso il suo intervento pittorico, ha ridato vita, spazio ed orizzonte ad una forma che aveva perso il suo sensibile valore.





OMAGGIO AI COSMONAUTI PERDUTI
Olio su tela, dimensione variabile, 2021
Foto di Silvia Mazzella
Testo di Pengpeng Wang

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